Maroun (Marone), è la borgata principale dell’insieme dell’Adrèch e si incontra dopo aver lasciato sulla propria sinistra la deviazione per borgata Prietto. Qui si trovano la Chiesa, il cimitero, una trattoria e l’edificio dell’ex scuola elementare, chiusa definitivamente nel 1968.

La Chiesa parrocchiale dell’Indiritto (la Gezia dou Maroun), è stata edificata dal 1793 al 1798, sui resti di un’antica cappella, ed è dedicata a San Giacomo Maggiore Apostolo. L’incarico di erigere la parrocchia fu affidato al frate trappista Carlo Emanuele de Meulder, esule della rivoluzione francese ospitato dalla corte sabauda. Il de Meulder riuscì nell’impresa grazie al lascito di un facoltoso signore locale e si stabilì a Indiritto dal 1791 al 1799. Con l’arrivo delle truppe francesi in valle, il frate scomparve misteriosamente, dopo essersi ritirato in preghiera al Roc dou Préve (Rocca del Prete, posta a monte di borgata Tonda), il cui nome pare derivi dall’episodio.

Di particolare interesse è Sën Tounda (borgata Tonda), per il suo antico forno e la "Casa della colonna rotonda", che presenta uno splendido esempio di struttura a palancati. La borgata, un tempo denominata la Sità, per il cospicuo numero dei suoi abitanti, si sviluppa su un ripido costone erboso, a monte di borgata Aletti. La sua struttura raccolta dà l’idea di un borgo fortificato al quale si accede da un sottopasso, un tempo protetto da un portone in legno, che immette nella piazzetta centrale.

Da borgata Tonda, raggiungibile proseguendo lungo la strada di Indiritto, parte un interessante itinerario escursionistico che conduce, attraverso i geositi, all’anfiteatro morenico del Palé e alle verdi praterie dell’Alpe di Giaveno e del Colle del Vento.